Trekking medi

SENTIERO DEGLI ABETI GIGANTI – PERCORSO BREVE

DIFFICOLTA’      Media

LUNGHEZZA      2,8 km

DURATA       1 ora e mezza

DISLIVELLO POSITIVO       110 m 

DISLIVELLO NEGATIVO        110 m

PUNTO PIÙ BASSO       1108 m s.l.m.

PUNTO PIÙ ALTO     1185 m s.l.m.

Il Sentiero degli Abeti Giganti è un luogo straordinario e selvaggio, ricco di alberi centenari che con le loro altezze impressionanti sembrano arrivare a toccare il cielo. Si tratta di un percorso panoramico ad anello, adatto a famiglie e bambini. Qui abeti rossi, bianchi, ma anche faggi e tassi, sono da secoli guardiani silenziosi della Val Noana e da qualche anno sono divenuti gli indiscussi protagonisti di due percorsi magici e suggestivi, che permettono di addentrarsi in punta di piedi nel cuore del bosco, scoprirne le atmosfere e assaporarne soprattutto i silenzi. Quello che proponiamo è l’itinerario breve, che parte nei pressi della Casina Forestale di Valpiana, a soli 6 chilometri dall’abitato di Mezzano. Percorrendo l’anello da 2,8 chilometri avrai la sensazione di essere nel cuore di una grande foresta, ma a tratti incontrerai anche pianori e punti panoramici da cui ammirare la disarmante bellezza delle Dolomiti.

Come arrivare: dalla zona artigianale di Mezzano, si imbocca e si segue la SP 221 della Val Noana. Dopo circa 6 chilometri si gira a destra fino a raggiungere la Casina Forestale di Valpiana, dove si trova il parcheggio e la partenza del percorso. All’inizio del percorso si trova una scultura in legno che raffigura un boscaiolo che regge un ombrello aperto.

Descrizione del percorso: dalla Casina Forestale in località Valpiana (1,135 m s.l.m.), seguire le indicazioni del Sentiero degli Abeti Giganti (anello breve), che sale gradualmente sulla destra fino a raggiungere una radura ricca di abeti rossi. Da qui si prosegue in leggera discesa prima di intraprendere la salita che conduce ai piedi di un antico tasso monumentale. Il percorso prosegue ancora in discesa fino alla Baracca del Piansignór, per rientrare infine al punto di partenza.

CONSIGLI: si consigliano scarpe da trekking, abbigliamento sportivo, abiti per la pioggia e repellente per zanzare (in estate). Lungo il sentiero non si trova acqua potabile né vi sono punti di ristoro, pertanto è opportuno portare dell’acqua.

 

 

 

 

 

ANELLO CÒL – RIFUGIO FONTEGHI

DIFFICOLTA’      Media

LUNGHEZZA      2 km

DURATA       1 ora

DISLIVELLO POSITIVO       134 m 

DISLIVELLO NEGATIVO        134 m

PUNTO PIÙ BASSO       1030 m s.l.m.

PUNTO PIÙ ALTO     1138 m s.l.m.

L’anello Col – Rifugio Fonteghi è un percorso percorribile a piedi, che corre lungo il lago della Val Noana e passa per le passerelle panoramiche situate sopra la cascata Sguaz de Col. 

 

Come arrivare: partendo dal centro di Mezzano, raggiungere la rotatoria sulla circonvallazione, prendere la seconda uscita e proseguire da qui in direzione della Val Noana. Continuare sulla strada asfaltata seguendo le indicazioni per il Rifugio Fonteghi, nei pressi del quale si trova il parcheggio e la partenza del percorso.

ATTENZIONE! Non impostare sul navigatore la destinazione “Rifugio Fonteghi”, in quanto il navigatore consiglia la strada sbagliata! Seguire invece le indicazioni sopra riportate.

Descrizione del percorso: dal Rifugio Fonteghi, oltrepassare il ponte che si vede sulla sinistra e salire vero la località Col, seguendo le indicazioni per il Ponte su funi della Val de Riva. Giunti alla fine dei prati, il sentiero si dirama e comincia a scendere. Da qui, proseguendo verso sinistra, si raggiunge in un quarto d’ora il punto di osservazione panoramico sopra lo Sguaz de Col. Giunti alla passerella panoramica, il sentiero risale e, arrivati sulla strada asfaltata, svoltare a sinistra per giungere nuovamente al Rifugio Fonteghi.

CONSIGLI: il sentiero presenta alcune discese brevi ma molto ripide, dunque è bene affrontarlo con abbigliamento sportivo e con scarpe da trekking. La strada della Val Noana è una strada di montagna, asfaltata ma stretta e con poca visibilità in alcuni punti. NON è DUNQUE PERCORRIBILE CON CAMPER, CAMION o altri mezzi ingombranti.

 

 

 

 

 

SENTIERO CORDOGNÉ – SAN GIOVANNI

DIFFICOLTA’      Media

LUNGHEZZA      5,1 km

DURATA       2 ore e 20 minuti

DISLIVELLO POSITIVO       210 m 

DISLIVELLO NEGATIVO        210 m

PUNTO PIÙ BASSO       1157 m s.l.m.

PUNTO PIÙ ALTO     1312 m s.l.m.

Il sentiero Cordogné – San Giovanni è un percorso percorribile a piedi, che corre corre sulla cresta del Monte Cordogné sopra Mezzano e passa per i Prati di San Giovanni.

 

Come arrivare: da Piazza Mons. Orler a Mezzano, imboccare Via del Pian, la strada che parte sotto la chiesa e va verso il campo sportivo. Oltrepassato il campo si trovano un sottopassaggio e il ponte sul torrente Cismon. Proseguire dritti per la strada che comincia dopo circa cinquanta metri a salire, seguendo le indicazioni per i prati di San Giovanni. Dopo circa un quarto d’ora di macchina, in località Fedai si trova il cartello blu (l’unico presente salendo) che indica il parcheggio appena sopra la strada sulla destra, dove parte il sentiero.

Descrizione del percorso: dal parcheggio in località Fedai, seguire le indicazioni per il percorso. Il sentiero sale nella prima parte, correndo sulla cresta del Monte Cordogné e prosegue poi nuovamente scendendo verso la località Falasorni. Nella parte in cresta sono presenti alcuni punti panoramici che guardano verso le Vette Feltrine, San Giovanni, il lago della Val Noana e la Valle di Primiero. Giunti nuovamente sulla strada asfaltata, proseguire a sinistra verso i prati di San Giovanni, all’inizio percorrendo un tratto di strada asfaltata e poi imboccando il sentiero sulla sinistra che porta direttamente ai prati. Qui è possibile salire all’antica Chiesetta di San Giovanni, dalla quale si gode di un meraviglioso panorama sulle Vette Feltrine, dietro la chiesetta, e sul gruppo del Cimonega a sinistra. Continuare ancora sulla strada asfaltata e, in località Poit, imboccare la strada che scende sulla sinistra e in un paio di minuti conduce nuovamente al parcheggio.

CONSIGLI: è bene affrontarlo con abbigliamento sportivo e con scarpe da trekking. A metà percorso si trova una fontana con acqua potabile.

 

 

 

 

 

PONTE SU FUNI DELLA VAL DE RIVA: DA POIT AL RIFUGIO FONTEGHI E RITORNO

DIFFICOLTA’      Media

LUNGHEZZA      3,5 km (andata dalla partenza al Rifugio Fonteghi)

DURATA       1 ora e un quarto (andata dalla partenza al Rifugio Fonteghi)

DISLIVELLO POSITIVO       216 m 

DISLIVELLO NEGATIVO        216 m

PUNTO PIÙ BASSO       1025 m s.l.m.

PUNTO PIÙ ALTO     1225 m s.l.m.

Il ponte su funi della Val de Riva è un suggestivo ponte lungo 70 metri sospeso a 30 metri di altezza sopra la gola selvaggia del Rio Giasinozza.

 

Come arrivare: da Piazza Mons. Orler a Mezzano, imboccare Via del Pian, la strada che parte sotto la chiesa e va verso il campo sportivo. Oltrepassato il campo si trovano un sottopassaggio e il ponte sul torrente Cismon. Proseguire dritti per la strada che comincia dopo circa cinquanta mentri a salire, seguendo le indicazioni per i prati di San Giovanni. Dopo circa un quarto d’ora di macchina, in località Fedai si trova il cartello blu (l’unico presente salendo) che indica il parcheggio appena sopra la strada sulla destra, dove parte il sentiero.

Descrizione del percorso: dal parcheggio in località Fedai, scendere nuovamente sulla strada asfaltata e continuare a salire per una quindicina di metri finché la strada scollina e arriva in località Poit. Seguire qui le indicazioni per il Ponte su Funi, imboccando la strada che sale sulla sinistra e conduce ai prati di Ìner. Qui proseguire per la strada sterrata che scende in Val de Riva fino al ponte. Oltrepassato il ponte, seguire il sentiero che risale dalla parte opposta della Valle e, giunti nuovamente sulla strada asfaltata, seguire le indicazioni per il Rifugio Fonteghi, raggiungibile in 10 minuti. Per il ritorno seguire lo stesso itinerario percorso all’andata.

 CONSIGLI: si trova una fontana con acqua potabile in località Ìner, all’inizio della discesa che conduce al ponte; altro punto di ristoro è poi il Rifugio Fonteghi. La strada che scende al ponte è sterrata e piuttosto ripida, si consiglia dunque abbigliamento sportivo e scarpe da trekking.

 

 

 

 

 

PONTE SU FUNI RIO SAN PIETRO

DIFFICOLTA’      Facile

LUNGHEZZA      6,2 km

DURATA       2 ore e mezza

DISLIVELLO POSITIVO       365 m 

DISLIVELLO NEGATIVO        365 m

PUNTO PIÙ BASSO       640 m s.l.m.

PUNTO PIÙ ALTO     915 m s.l.m.

Il ponte su funi sul Rio San Pietro è un suggestivo ponte lungo circa 70 metri e sospeso a 30 metri d’altezza sopra il Rio San Pietro, il quale corre nella valle che segna il confine tra il Comune di Mezzano e quello di Imèr.

DESCRIZIONE: La partenza è situata davanti all’Ufficio Turistico di Mezzano, in Piazza Mons. Orler. Da qui, imboccare la strada che parte tra il Comune a destra e la Cassa Rurale a sinistra, e salire fino all’incrocio con Via Molaren. Proseguire su quest’ultima uscendo dal paese e, oltrepassato un ponte, salire per la seconda strada che si incontra a sinistra, Via delle Strente. Giunti in cima alla strada, in località Frontàl (si trova qui una fontana) imboccare a sinistra la Via Nova, una stradina sterrata che percorre a mezza quota il versante del Monte Bedolè, e continuare su questa fino a tornare sulla strada asfaltata. Qui, dall’altra parte della strada prosegue il sentiero che nel giro di dieci minuti conduce al ponte. Attraversato il ponte, continuare sulla stradina pianeggiante finché si raggiunge una baita, dove un cartello che indica di scendere sulla sinista per un sentiero che conduce verso i prati di Casiéi. Giunti nel prato, scendere ancora sulla strada che conduce fino alla Chiesa di Imer. Appena sotto la Chiesa, oltrepassare un piccolo ponte in legno e risalire dall’altra parte fino a trovare, tra le ultime case in alto nel paese, il cartello con l’indicazione per Mezzano. Comincia qui un sentierino nei prati, tra campi e alberi da frutto, che conduce nel centro storico di Mezzano, dal quale nel giro di qualche minuto si raggiungono nuovamente Piazza Brolo e l’Ufficio Turistico.

CONSIGLI: lungo il percorso è presente una sola fontana con acqua potabile, fatta eccezione per quelle che si incontrano alla fine dell’itinerario nel centro storico di Mezzano. Nella prima parte del percorso si sale lungo una strada asfaltata tutta esposta al sole; è dunque sconsigliato percorrere l’itinerario nelle ore più calde del giorno.

 

 

 

 

 

ANELLO VALPIANA 

DIFFICOLTA’      Media

LUNGHEZZA      5,4 km

DURATA       2 ore

DISLIVELLO POSITIVO       220 m 

DISLIVELLO NEGATIVO        220 m

PUNTO PIÙ BASSO       1113 m s.l.m.

PUNTO PIÙ ALTO     1257 m s.l.m.

L’Anello Valpiana è un percorso percorribile a piedi, che si snoda lungo i prati della località Valpiana in Val Noana.

Come arrivare: partendo dal centro di Mezzano, raggiungere la rotatoria sulla circonvallazione, prendere la seconda uscita e proseguire da qui in direzione della Val Noana. Continuare sulla strada asfaltata seguendo le indicazioni per il Rifugio Fonteghi, nei pressi del quale si trova il parcheggio e la partenza del percorso.

ATTENZIONE! Non impostare sul navigatore la destinazione “Rifugio Fonteghi”, in quanto il navigatore consiglia la strada sbagliata! Seguire invece le indicazioni sopra riportate.

Descrizione del percorso: dal Rifugio Fonteghi, imboccare la strada che parte sulla destra e, dopo una decina di minuti di cammino, svoltare a destra e seguire la strada forestale delle Buse del Robìn, che sale a tornanti e conduce a Malga Valpiana. Una volta giunti alla malga, imboccare la strada sterrata che scende sulla destra e continuare fino a raggiungere la Casina Forestale di Valpiana. Qui, svoltare di nuovo a destra e seguire la strada sterrata che passa vicino alla Casina e continua pianeggiante sul versante del Monte Piadochìn, lungo la quale si possono scorgere in basso i prati di Valpiana di Sotto. La strada si snoda poi tra i prati e le baite di Valpiana di Sopra, oltrepassate le quali si trasforma in un sentiero che scende e conduce nuovamente al Rifugio Fonteghi.

Consigli: lungo il percorso si trovano due fontane, una al Rifugio Fonteghi e una alla Casina Forestale di Valpiana. Nei pressi di Malga Valpiana e della Casina Forestale di Valpiana si trovano dei tavoli con panche sui quali è possibile mangiare un pranzo al sacco. La Malga e la Casina sono chiuse e non sono da considerare come dei punti di ristoro.

 

 

 

 

 

TREKKING FACILI

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TREKKING DIFFICILI

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