Il tuo piccolo grande viaggio sta per finire. Percorri la leggera salita sul marciapiede. Finita la recinzione in ferro gira lo sguardo a 180 gradi sulla parete dell’ufficio postale. Incontrerai “L’incanto di Lena”, una catasta ispirata al romanticismo per un paese romantico. E quale personaggio più romantico della sirena, figura mitologica carica di fascino e mistero per antonomasia? Una sirena fluttuante che incanta chi la guarda. Ora attraversa la strada. Sulle strisce pedonali!!! Sei nella piazza centrale; la fontana, un dipinto su una casa antica e a destra l’ultima catasta “Il santone”, rappresentazione simile alle raffigurazioni dell’uomo primitivo che, iniziando a porsi delle domande sulla vita, trova risposte in una raffigurazione magica di se stesso. Una figura sacra, insomma, ma senza religione. Una sorta di divinità che non corrisponde a nessun credo, se non a quello interiore e nascosto dell’uomo. Un’installazione possente, primitiva eppure raffinata, che sposa la povertà del legno alla preziosità dell’oro.
Come d’ oro, scusa la falsa modestia, è lo scrigno di paese che hai appena respirato. Prenditi ancora un po’ del tuo tempo: un caffè o qualcosa da sgranocchiare, un acquisto, una scappata all’ufficio turistico dove qualcuno ti dirà che Mezzano non è solo paese, ma bellezze anche tutte intorno. Passeggiate e panorami mozzafiato, il ponte sospeso, i rifugi, le malghe, il sentiero degli alberi giganti oppure solo un semplice prato. La testa a cullare il fresco dell’erba, gli occhi a fulminare il cielo. Per non pensare a nulla. C’è la fermata dell’autobus qui accanto; i parcheggi dove hai lasciato la macchina sono a un tiro di schioppo. E’ sempre l’ora di andare. Purtroppo. E di salutarci.
Ciao sono la App di Mezzano Romantica: è stato un privilegio incontrarti.