Hai fatto una piccola gimcana, ma non ti ho perso.
Degli affreschi ne abbiamo parlato di striscio, all’inizio. Qui ne vedi due in rapida successione. Il primo di fronte è del 1652.
Degli affreschi ne abbiamo parlato di striscio, all’inizio. Qui ne vedi due in rapida successione. Il primo di fronte è del 1652. Vi è raffigurato San Giorgio con il drago; la principessa sul colle. In centro le anime salvate dalle fiamme sono accompagnate in cielo al cospetto della Madonna col Bambino. A lato si riconoscono San Giovanni, Santa Romina e San Francesco. Curiosità carina e sempreverde: una donna affacciata alla finestra osserva attenta ogni mossa della strada. Mi sa che era anche pettegola e petulante. Li affreschi dipinti sulle facciate delle case solo un’espressione figurativa molto diffusa. La maggior parte si trovano lungo le direttrici principali, percorse dalle processioni religiose. Insieme alle nicchie, statuine e crocifissi sono testimonianza di una profonda fede religiosa. E di spiritualità spontanea. Anche quel totem a destra ti darà ulteriori informazioni. Sulla strada, leggermente in salita, a sinistra, ti imbatti in un altro affresco: la crocefissione. Per questa tornata, Santa Romina – ancora lei! – si fa accompagnare da Sant’Antonio Abate. Piccolo ed inginocchiato si riconosce il committente dell’opera, un cammeo di fatto, rara eccezione nei dipinti murali.