Il tunnel che stai percorrendo è scavato in una delle case più antiche e grandi del paese, la casa “dei Cosneri”, grande e ricca famiglia di Mezzano. Pavimentato a salesà, che ormai conosci bene, ti porta ad un piccolo portico con volte a botte, decorato da un affresco simbolico. Nota anche la vecchia porta alla tua destra; naturalmente dietro c’è una cantina magazzino. Nei secoli quante volte sarà stata aperta, quante chiuse e quante persone l’avranno attraversata!
Il simbolo dell’occhio questa volta ti consiglia di vedere – e lo potrai fare solo avvicinandoti – due cose. La prima è a sinistra scendendo attentamente la scaletta. Il pannello espositivo ti spiegherà tutto.
La seconda alla base sulla strada è un’ altra catasta “Cerco un centro di gravità permanente”; oso definirla una catasta d’equilibrio: la grande freccia di un blu elettrico richiama al ciocco verticale in basso, che da solo regge tutta la scultura, frutto di un incredibile gioco d’incastri e leve.
Ma è tempo di recuperare la posizione; se hai visto tutto dall’alto continua con la freccia; se sei sceso in basso, sob, devi tornare su!
Nel prato, “Fissazione”; catasta a cui ciascuno può dare il significato che più gli aggrada. Ti dico solo che le strutture geometriche indicano simbolicamente l’energia che crea e si manifesta.
Percorri la stradina rasente la casa; proprio sull’angolo una vite più vecchia di te e di me e di tanti altri messi insieme.