Se non l’hai già fatto, dovresti attraversare la strada. Cautela, però. E’ pur vero che c’è il limite dei 30, ma per qualcuno è sempre un optional.
Molti cittadini si mettono a disposizione, curando particolarmente i propri anditi, arricchendoli, rendendoli graditi alla vista e perché no? anche allo spirito. Questo davanti a te ne è un esempio. Un carro, una casetta costruita con le proprie mani, una poesia che merita di essere letta, prima dell’ultimo tratto del nostro percorso. Un po’ più giù il solito occhio ti invita a guardare a sinistra la catasta “Bio-Massa”, opera che celebra il sano sentimento della gente di montagna, obbediente al ritmo della natura e che con saggio fare da formica ogni autunno si appresta ad accumulare legna per l’inverno, con gesti operosi e perpetui che rispettano l’ambiente e ne sanciscono il perpetuo ma incostante legame. Una catasta insomma che è monumento alla catasta stessa; consta solo di ciocchi accumulati, del grande ceppo per il taglio su cui troneggiano, inglobate nell’opera tanto che le si intuiscono appena, due scuri.
Vai dritto e poi a sinistra, su via della Chiesa.